Nazionali
May 29, 2024

FIRENZE:

Final Six con grande ginnastica

GARA VINTA MA SFIDA PERSA!

Brixia si ferma a 39 gare consecutive vinte

GARA VINTA MA SFIDA PERSA!

SEMIFINALE

 

Missione compiuta. Seppur disputando una gara tutta indifesa, la Brixia centro l’obiettivo di vincere la propria semifinale e distaccare il pass per quella finale che oggi pomeriggio potrebbe regalarle ilsuo 22esimo scudetto.

Dopo le tre prove di qualificazione di Montichiari, Ancona eRavenna, dove la Brixia ha dominato sotto ogni punto di vista, nel PalaWally diFirenze, sede delle Final Six, tutto è stato azzerato e la Brixia ha rimesso ingioco la propria leadership ripartendo da zero. Tenendo a riposo molte dellesue big, impegnate al massimo in due dei quattro attrezzi, il club “brixiano”ha sfidato, inserita nel girone A delle semifinali, Renato Serra Cesena eGinnastica Riccione. Tre ginnaste per squadra su ogni attrezzo e testa a testaper ogni “triello”, con 3 punti assegnati al punteggio più alto, 2 al secondoed 1 al terzo.  

La gara delle imbattibili ginnaste bresciane inizia alleparallele asimmetriche. I due errori di Martina Maggio, al rientro dopo illungo stop, non impediscono alla Brixia di volare in testa alla classificaprovvisoria. Gli esercizi di Giorgia Villa e della vice-campionessa europea incarica proprio alle parallele, Elisa Iorio, consentono di portare 6 puntispeciali al club di via Petrarca che comanda la graduatoria con 8 punti,davanti a Riccione e Cesena ferme a 5 punti a pari merito.

Sulla trave Angela Andreoli è seconda nel “triello” dietroalla cesenate Chiara Barzasi, ma Alice D’Amato e Giorgia Villa fanno il pienodi punti e la Brixia a metà competizione guida con estrema autorità laclassifica con 16 punti speciali, sei in più delle due compagini romagnole aquel punto già quasi tagliate fuori per la vittoria del girone.  

Al corpo libero, dove Marco Campodonico e Monica Bergamelli, per preservare al massimo quelle ginnaste in predicato di essere convocate peri giochi olimpici, schierano addirittura la giovane dodicenne Maria CaterinaS alerno, la Brixia si difende con Riccione e Cesena che non guadagnano nulla nella classifica parziale.

Quando le ginnaste devono sfidarsi negli ultimi tre “trielli” al volteggio, la Brixia, che vanta 7 punti di vantaggio su Cesena ed8 su Riccione, è già aritmeticamente in finale. Veronica Mandriota, Angela Andreoli ed Alice D’Amato mettono l’accento sulla prova “brixiana” saltando benissimo sulla tavola del volteggio, confermando l’imbattibilità di unasquadra che vince da 39 gare consecutive.

Domani pomeriggio la finalissima che mette in palio lo scudetto tricolore 2024. A giocarselo, oltre alla Brixia che di campionati ne ha vinti nella sua storia ben 22, anche la Ginnastica Civitavecchia che si è aggiudicata la semifinale del girone B e l’Artistica ’81 Trieste ripescata come meglio classificata fra le quattro squadre eliminate.

FINALE

La Brixia ha fatto splash ed è caduta sul più bello. Ieripomeriggio sulle pedane fiorentine del PalaWally la corazzata bresciana non èriuscita a fregiarsi il petto con il 22esimo scudetto, quello che sarebbe statol’undicesimo consecutivo di una storia ginnica ormai diventata leggenda.Vestiti i panni della squadra favorita per cogliere l’ennesimo successo, nonostanteil team cittadino ha però fallito l’obiettivo e non riuscendo a sfoggiare lasolita gara, dove ad emergere in genere sono talento e bravura, è stata battutadalla Ginnastica Civitavecchia, storica rivale delle ultime annate sportive.

Già meno scontata di tante altre volte, la finale delcampionato di serie A ha messo in mostra, oltre alle campionesse bresciane,segni tangibili di quanto, trascinato dal club bresciano, stia crescendo ilmovimento in tutto lo stivale italico. La Brixia, che ha comunque ottenutocomplessivamente più punti del team laziale nel computo tecnico della rassegna(162.750 contro 160.550), si è dovuta inchinare a Civitavecchia, risultatamigliore negli scontri diretti. Meriti infiniti comunque al team diretto da CamillaUgolini, che conta nelle proprie fila ginnaste come Manila Esposito, GiulyMarano ed Emma Recchia, atlete che si allenano quotidianamente al PalAlgeco diBrescia. Squadra che è cresciuta tantissimo e seppur in generale non ancora alivello di Giorgia Villa e compagne, ha comunque compiuto passi da gigante. Lastriscia di vittorie in serie A della Brixia si ferma a 39, dopo dieci anniabbondanti di imbattibilità.

Al volteggio, consueto attrezzo con cui le competizionidella ginnastica femminile hanno inizio, la Brixia grazie ai successi nei“trielli” con Martina Maggio ed Alice Maggio ed il secondo posto di AngelaAndreoli, si era porta al comando della classifica parziale con 8 punti, uno inpiù della Ginnastica Civitavecchia, con Vercelli subito staccata (3 punti).

Sugli staggi delle parallele, complice una caduta dellacampionessa europea in carica, Alice D’Amato, Civitavecchia riesce a fare lavoce grossa ed a metà gara appaia in classifica il team bresciano.  Alla trave Martina Maggio non tradisce leattese e vince a mani basse il proprio duello a tre, mentre devono pagare daziosia Angela Andreoli che Elisa Iorio e la squadra laziale prova a scappare.

Quando inizia il corpo libero, rotazione di chiusura delcampionato, la Ginnastica Civitavecchia conta due punti speciali in più dellaBrixia (22-20), gap quasi incolmabile in un solo attrezzo.

Giorgia Villa si difende ma Giuly Marano è più brava equando mancano due “trielli” alla fine la Ginnastica Civitavecchia, con trepunti speciali di margine è praticamente irraggiungibile.

Alice D’Amato non tradisce le attese e vince il suo trio, mala campionessa europea Manila Esposito fa il suo nel tripudio del PalaWally cheosanna le nuove campionesse d’Italia.

Sul podio è davvero tanta la delusione della compaginebresciana, costretta ad abdicare ma a favore di un’avversaria che ieripomeriggio ha sfruttato a meraviglia il regolamento, quello dei punteggispeciali, meritandosi ampiamente lo scudetto 2024.

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